È possibile cambiare l’amministratore del condominio? E se sì, come fare? In questo articolo andremo ad analizzare step by step tutti i passaggi per andare a sostituirlo.
Partiamo con il dire che l’amministratore condominiale viene eletto dai condomini durante l’assemblea con voto favorevole da parte della maggioranza degli intervenuti, purché gli stessi rappresentino la metà del valore dell’edificio. Medesimo quorum dovrà poi essere raggiunto nel caso in cui si desideri revocare il compito all’amministratore in carica. È bene inoltre specificare che i numeri necessari saranno i medesimi sia in prima che in seconda convocazione.
La nomina dell’amministratore sarà poi confermata solo in seguito all’accettazione da parte dello stesso, che potrà avvenire sia in sede assembleare che in un momento successivo. A questo punto il nuovo amministratore dovrà fornire tutti quelli che sono i dati anagrafici e professionali, il luogo in cui verranno custoditi i registri condominiali con relativi orari d’apertura per le consultazioni, inoltre dovrà affliggere all’ingresso dell’immobile amministrato generalità e recapiti per essere contattato.
Contestualmente a ciò, dovrà avvenire il passaggio di consegna con l’amministratore uscente, il quale non potrà trattenere alcun documento relativo all’immobile interessato.
I passaggi necessari per cambiare l’amministratore condominiale
Se il tuo amministratore di condominio non risponde al telefono, non ascolta i condomini e presta un operato superficiale, non convoca riunioni per lunghi periodi di tempo oppure non permette la consultazione delle documentazioni inerenti all’immobile, probabilmente cercare di sostituirlo con una persona più competente e disponibile, rappresenta la scelta migliore.
Per operare correttamente sia in termini di legge che nel rispetto degli altri condomini, l’iter più corretto da seguire dovrebbe essere questo:
- Parla con gli altri condomini, chiedi cosa ne pensano e se anche loro hanno riscontrato inadempienze e scarsa serietà da parte dell’attuale amministratore condominiale
- Cerca un nuovo amministratore da proporre, chiedi un preventivo e sottoponilo all’attenzione degli altri abitanti del condominio, magari confrontando più professionisti per trovare quello più indicato e che trasmette maggior fiducia
- Autoconvoca un’assemblea straordinaria. Oltre che l’amministratore condominiale, è possibile venga richiesta da almeno due condomini che assieme rappresentino un sesto del valore dell’edificio. L’assemblea sarà valida se data di prima e seconda convocazione vengano chiaramente esplicitate, così come luogo e orario, sia reso noto l’ordine del giorno con dicitura “revoca amministratore e nomina nuovo amministratore” e venga inoltrato il tutto sia all’amministratore in carica che a tutti i condomini proprietari
- Attendi i 10 giorni di tempo per convocare l’assemblea, partendo dalla data di arrivo ai condomini del suddetto incontro straordinario
- L’assemblea potrà aver luogo anche nel caso in cui l’amministratore in carica scelga di non presentarsi. In questo caso verranno nominati, solo per tale evento, un presidente e un segretario
- Durante l’incontro verranno esposte le ragioni per le quali si richiede la revoca dell’amministratore e avverrà la votazione. Per revocare l’amministratore dal suo ruolo dovranno votare a favore la metà dei presenti, purché rappresentino almeno la metà del valore del condominio
- A questo punto, con il medesimo quorum, si potrà eleggere il nuovo amministratore condominiale. Quest’ultimo dovrà poi mettersi in contatto con il predecessore per il passaggio di consegne e la redazione del comunicato formale con verbale dell’assemblea da inviare a tutti i condomini, anche a quelli assenti all’incontro.